HOME  l  ITALIA  l  MONDO  l  ECONOMIA  l  SPORT  l  SCIENZA  l  SALUTE  l  GOSSIP  l  DONNE  l  CURIOSITÀ  l  METEO

Costituzione Italiana - Storia - Politica - Leggi - Cartine - strade - Aeroporti - Porti - Farmacie - Farmacie continua - Ricerca Farmacie con codice - Regioni - Comuni in ordine alfabetico aj - Comuni alfabetico lz - Ricerca Comuni per regione - Ricerca Comuni per provincia - Ricerca Comuni per area geografica - Musei - Scuole - Vacanza - Viaggi - Nomi e cognomi degli italiani - Avvocati e studi legali

 

ITALIA

  Giovedì, 29 ottobre 2015

Sensazionale scoperta della sonda europea Rosetta; i risultati dalle analisi spettroscopiche dei gas della chioma della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko hanno rivelato la presenza di ossigeno molecolare, mai scoperto prima nelle comete e che si credeva non potesse esistere così facilmente.

La 67P contiene una percentuale di ossigeno molecolare superiore a quella che si osserva normalmente nelle nubi dense di gas interstellare, e quindi si presuppone che la nube da cui si è formato il nostro sistema solare fosse molto più calda e più precisamente intorno intorno ai 20-30 kelvin rispetto a una normale media di 10 kelvin. Un elevato tasso di ossigeno molecolare è stato individuato nella chioma della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko grazie alle osservazioni effettuate tra il settembre 2014 e il marzo 2015 dallo spettrometro di massa ROSINA-DFms a bordo della sonda europea. La notizia è data da un articolo pubblicato su “Nature” da un gruppo internazionale di ricercatori, i quali hanno ripetuto le analisi molte volte perchè non potevano credere ai propri occhi, in netta contrapposizione alle classiche teorie. Generalmente, le comete sono composte prevalentemente da ghiaccio d'acqua (H2O), monossido di carbonio e anidride carbonica, oltre ad altre piccole percentuali di sostanze, la cui presenza che continua a rivelare sorprese come nel caso dell'alcol etilico e della gliceraldeide appena scoperti nella cometa LoveJoy, fa sempre di più chiarezza sui meccanismi di formazione del sistema solare. L'eccezionalità della scoperta di André Bieler e colleghi è data dal fatto che finora la presenza di ossigeno molecolare non era mai stata segnalata nelle comete, ma solo sui satelliti di Giove e Saturno, allo stato ghiacciato, e allo stato gassoso in due nubi interstellari. Inoltre, l'abbondanza media di O2 (rispetto a H2O) misurata nella chioma di 67P/CG è di circa il 3,80 per cento, una percentuale nettamente superiore alle aspettative secondo i modelli di formazione dei sistemi planetari e alle misurazioni dei livelli di ossigeno molecolare in alcuni dischi protoplanetari. Secondo gli scienziati, quello che suggerisce che nella nube molecolare primordiale da cui si è formato il sistema solare fosse presente O2, che è stato incorporato nel nucleo della cometa durante la sua formazione. La scoperta a prima vista potrebbe non essere così interessante a livello mediatico, ma in ambito scientifico potrebbe aprire degli scenari teorici rivoluzionari, perchè si è sempre pensato che l'ossigeno presente nell'atmosfera terrestre fosse stato prodotto sin dall'inizio della storia del nostro pianeta, dal mondo vegetale, mentre invece potrebbe essere stato portato inizialmente dalle comete e quindi l'O2 nella nostra atmosfera sia stato presente sin dalla notte sei tempi, facilitando un adattamento dei primi organismi viventi.


 

 

______________________________