Nell'era dello smart working; dell'illuminazione a basso consumo; degli orari di lavoro ridotti, ancora persiste l'inutile e dannosa usanza del cambio dell'ora due volte all'anno

31 ottobre 2021

Nell'era dello smart working; dell'illuminazione a basso consumo; degli orari di lavoro ridotti, ancora persiste l'inutile e dannosa usanza del cambio dell'ora due volte all'anno. E mentre gli altri paesi uno dopo l'altro cestinano quest'usanza, in Italia rimane sclerotizzata non si sa per quale ragione se non per l'inezia dei governanti. Ricerche e statistiche ci dicono che il cambio dell'ora produce stress e malessere senza ormai alcun ritorno in termini economici. Come infatti turbare due volte all'anno l’orologio interno degli individui porta danni alla salute. La ricerca scientifica dà credito ad alcune delle lamentele più comuni su questa convenzione (adottata definitivamente in Italia nel 1966 dopo essere stata introdotta come misura per il risparmio energetico durante la prima e la seconda guerra mondiale) e da ragione alla teoria che l'ora legale fa effettivamente male alla salute. Tra i danni di rilievo c'è che si dorme peggio. Che la notte in cui entra in vigore l'ora legale si dorma un'ora di meno apparentemente sembra un fatto di poco rilievo, ma in realtà il debito di sonno non è limitato a quel giorno soltanto ma si protrae nei giorni a seguire e per lungo tempo. L'influenza dell'ora legale sul nostro organismo è dovuto al ritmo circadiano, avviene un'alterazione del nostro bioritmo. La melatonina, una delle sostanze coinvolte, viene sintetizzata quando è buio, e concilia il sonno. Ma con l'ora legale il sole sorge più tardi, rendendo più difficoltoso l'instaurarsi del modo "veglia". Mentre di sera la luce dura più a lungo, creando stress all'organismo che deve cercare di nuovo il tempo giusto per mettersi in modalità "riposo". Le più sensibili agli effetti tipo "jet lag" dell'ora legale pare siano le persone che tendono a svegliarsi più tardi; i mattinieri ne risentono di meno. Per alcuni necessitano fino a tre settimane per abituarsi, per altri basta poco. Tutto questo si ripercuote anche sulla capacità di concentrazione, necessaria per chi è alla guida o per il rendimento sul lavoro. Uno studio sul Journal of Applied Psychology del 2012 ha rivelato che con l'ora legale c'è un drammatico aumento della quantità di tempo e le persone tendono a distrarsi navigando su siti che non hanno niente a che fare con il lavoro. Nello specifico, i ricercatori hanno analizzato i dati sulle ricerche di siti della categoria "intrattenimento" forniti da Google per il lunedì successivo all'entrata in vigore dell'ora legale negli Stati Uniti. Rispetto al lunedì precedente, gli americani fanno il 3 per cento di ricerche in più legate a siti che hanno poco a che fare col lavoro, tipo YouTube o i social. Un altro paramento di rilievo è la statistica degli incidenti statali in macchina. È accertato che gli incidenti mortali diminuiscono nel periodo in cui è in vigore l'ora legale, in primavera, estate e inizio autunno, questo perché c'è più luce quando la gente ritorna dal lavoro in auto, mentre il lunedì in cui l'ora legale entra in vigore si registrano più incidenti, evidentemente perché c'è più gente assonnata e stanza alla guida. Anche uno studio fatto sui minatori fa registrare un aumento degli incidenti sul lavoro che accadono più spesso e sono più gravi quando le lancette vengono messe in avanti. Secondo diversi studi, nella prima settimana di ora legale c'è un picco di infarti. E' risaputo che il rischio di infarto è più alto al mattino rispetto ad altri momenti del giorno, probabilmente perché al risveglio il sistema cardiovascolare deve adattarsi rapidamente a vari cambiamenti, e l'ora persa aggiunge altro stress, e aumenta la probabilità per le persone a rischio le probabilità di incorrere in un attacco. Un altro studio condotto in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nel periodo dopo il cambio dell'ora legale, e anche al ritorno dell'ora solare. Insomma sembra proprio che anche un impercettibile cambiamento nei ritmi cronobiologici può portare ad effetti deleteri nelle persone più vulnerabili.

Più incidenti ed infarti durante il cambio dell'ora


Secondo diversi studi, nella prima settimana di ora legale c'è un picco di infarti. E' risaputo che il rischio di infarto è più alto al mattino rispetto ad altri momenti del giorno, probabilmente perché al risveglio il sistema cardiovascolare deve adattarsi rapidamente a vari cambiamenti, e l'ora persa aggiunge altro stress, e aumenta la probabilità per le persone a rischio le probabilità di incorrere in un attacco. Un altro studio condotto in Australia ha perfino riscontrato un aumento dei suicidi nel periodo dopo il cambio dell'ora legale, e anche al ritorno dell'ora solare. Insomma sembra proprio che anche un impercettibile cambiamento nei ritmi cronobiologici può portare ad effetti deleteri nelle persone più vulnerabili.

Posted by Jason Lemon